 Vasca cultuale a Khirbet Qumran (foto Donnini) | Per fortuna, dall'inizio degli anni '90 il materiale qumraniano è stato reso di pubblico dominio. Senza dubbio il miglior contributo in questo senso è stato dato dal professor R.Eisenman, direttore del dipartimento di Studi Religiosi dell'Università di California, il quale da anni aveva tentato di accedere ai manoscritti, ma si era sentito rispondere testualmente: "Non vedrete mai i rotoli, finché vivrete". Lo studioso sostiene che esseni (hassidim, in ebraico), zadochiti (zaddiqim, in ebraico), zeloti (qannaim, in ebraico), nazareni (nozrim, in ebraico, nazorai, in greco) e i primissimi cristiani giudei (Simone, Giacomo...) siano, in pratica, la stessa cosa o, comunque, sfaccettature molto correlate di un solo fenomeno: il dissenso religioso, puristico e intransigente, nei confronti della evidente corruzione della classe sacerdotale gerosolimitana e della presenza, sul trono di Iraele, di una dinastia indegna, quella erodiana. La setta si era fatta custode della concezione messianica e la vita settaria era concepita come una preparazione concreta, religiosa, ma anche militare nel senso proprio del termine, all'imminenza della liberazione messianica che avrebbe restituito a Yahweh la sovranità unica su Israele.
[VAI AVANTI] |