Che cosa sono i manoscritti del Mar Morto? Iniziamo a rispondere dicendo che nel 1947, quando lo stato di Israele doveva ancora nascere, le rive del Mar Morto si trovavano parzialmente in territorio giordano (la riva orientale) e parzialmente sotto il mandato inglese (la riva occidentale). In questo periodo le strade d'accesso al lago erano scarse e rozze, e il territorio circostante era la patria dei nomadi beduini, i quali spostavano qua e là i loro accampamenti e il bestiame. A quel tempo, in inverno, un giovane pastore arabo di nome Mohammed adh-Dhib, che probabilmente era in cerca di una capra smarrita in prossimità della riva nord-occidentale del lago, scoprì casualmente una serie di ingressi di grotte sul fianco di una pericolosa scarpata, in località Khirbet Qumran. Il beduino entrò e trovò all'interno numerose giare abbandonate. Tornato sul luogo con un amico cercò di recuperare le giare (potevano essere utili per trasportare l'acqua) e i due scoprirono che i recipienti contenevano alcuni rotoli di pelle avvolti in tele consunte.