"...secondo la disposizione di coloro che sono entrati nel nuovo patto nella terra di Damasco..." (Doc. Damasco VI,19)
"...la stella è l'interprete della legge che verrà a Damasco, come è scritto: - una stella si fa strada da Giacobbe e uno scettro si leva da Israele -..." (Doc. Damasco VI,18-20) Si fa notare in quest'ultimo verso la citazione di una profezia messianica [Num. 24, 17) che nel Nuovo Testamento è stata applicata più volte su Cristo (Mt II, 1-12 e Ap. XXII, 16), anche in relazione all'immagine della "stella" come astro sorgente che annunzia la venuta del Messia. Ciò contribuisce ulteriormente a legare il movimento qumraniano a quello cristiano originario. E ancora:
"...Tutti gli uomini che sono entrati nel nuovo patto, nella terra di Damasco, ma se ne sono poi ritornati, hanno tradito e si sono allontanati dal pozzo delle acque vive..." (Doc. Damasco VIII, 21)
Anche in questo verso incontriamo una corrispondenza col Nuovo Testamento. Infatti notiamo l'immagine del pozzo delle acque vive che corrisponde come una fotocopia alle parole che Gesù utilizza nel dialogo con la samaritana, nel Vangelo secondo Giovanni. Ed ecco un'altro indizio che lega profondamente i cristiani delle origini ai qumraniani. E ancora:
"...il patto e l'impegno che avevano contratto nel paese di Damasco, cioè il nuovo patto..." (Doc. Damasco XX, 12)
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