Innanzitutto i membri della comunità, prima di riunirsi nella mensa per il pasto comunitario, si cambiavano d'abito, indossavano un saio di lino e si immergevano nelle vasche. In secondo luogo dobbiamo notare che lo stesso rito di ammissione nella comunità era costituito da una cerimonia battesimale, tramite la purificazione per immersione nell'acqua. Chi non rifletterebbe sullo straordinario parallelismo che si verifica con le usanze dei primi cristiani, i quali ammettevano i nuovi adepti con un battesimo purificatore dei peccati? Anche il rito di apertura del pasto comunitario induce profonde riflessioni sui legami fra cristianesimo ed essenato: "...allorché disporranno la tavola per mangiare, o il vino dolce per bere, il sacerdote stenderà per primo la sua mano per benedire in principio il pane e il vino dolce..."; "...allorché la mensa comune sarà pronta e il vino dolce da bere sarà versato, nessuno stenda la sua mano sulla primizia del pane e del vino dolce prima del sacerdote, giacché egli benedirà la primizia del pane e del vino dolce e stenderà per primo la sua mano sul pane...". Il fatto che il pane e il vino dovessero essere sottoposti ad una benedizione speciale del sacerdote, prima di essere distribuiti al commensali, richiama in maniera più che evidente il rito eucaristico cristiano, nonché la scenografia dell'ultima cena di Gesù..
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